Responsabile produzione stampa: quale futuro?
Questo il titolo della tavola rotonda organizzata da Assoprod cui ho assistito stamattina.
Nell’agenzia di pubblicità dei nostri anni, una delle figure che più fortemente ha sentito la pressione dell’evoluzione tecnologica è senz’altro il responsabile di produzione stampa.
Tra le molte cose interessanti che ho sentito:
– la produzione è diventato un lavoro di network
– lo scenario professionale degli addetti è passato da molti individui specializzati a poche figure multiruolo
– vi sono lavorazioni (quali lo scontorno ad esempio) che, al di sopra di una certa massa critica, vengono subappaltate a fornitori asiatici che le portano a termine in una sola notte grazie a software dedicati (!)
Certo la sfida di chi è garante della qualità in questi ambiti è cambiata totalmente nel giro di pochi anni.
La stampa cartacea è sempre uno dei media di riferimento, ma la tecnologia ha scompigliato non poco i giochi. Basti pensare alle modalità di inoltro dei files agli editori (5 anni fa la busta con il cd via pony, ora con il digital asset management, via portale) o alla nascita di veri e propri centri di produzione esterni alle agenzie, che in molti casi hanno preso il posto dei reparti produzione d’agenzia.
Il passaggio fondamentale è stato quello dal fisico al digitale, migrazione non solo operativa ma anche, e forse soprattutto, culturale.
Al tavolo dei relatori:
Renzo Callegari – Assoprod
Marco Del Rosso – RCS mediagroup
Arrigo Frisoni – Young & Rubicam
Paolo Muzi – La Cromografica
Andrea Legora – Sprintproduction
Guido Paraboni – G.P.P. Industrie Grafiche
Stefano Righetti – Hyphen Italia
Moderatore: Italo de Mas – RCD & partners