Rent-a-car marketing. A conti fatti, invece di comprare una macchina, ecco cosa farò.
Cercherò qualcuno che mi noleggi un’auto con la formula del lungo termine tuttocompreso per una cifra non troppo lontana dai 150 euro/mese (costo della mia attuale vettura, tutto considerato) per tre anni.
Farò quindi in modo di non dovermi mai più preoccupare dei tagliandi e delle gomme, né di aver a che fare con assicurazioni e balzelli dello stato. E se me la rubano, rigano, o prende la grandine, io non c’entro.
Vedrò insomma di riuscire ad avere un’auto come servizio, a un costo prestabilito e invariabile, il cui utilizzo sia programmato e gestito in modo razionale.
In pratica, verso la fine di quest’anno proverò a non comprare un’auto.
(Nel frattempo, verificherò quello che dice un signore di una multinazionale del rent-a-car nei commenti a questo post, lascerò dopo un anno di iscrizione il Car Sharing che – pur valido – non ha secondo me le caratteristiche per costituire una reale alternativa all’auto di proprietà, andrò a fondo sulle promesse che mi ha fatto una concessionaria rispetto a quanto sopra, riguarderò ben bene il programma Recharge della splendida Toyota IQ che mi pare apra delle possibilità a chi come me vuole un’auto come servizio e non come costo spropositatamente assurdo e antieconomico).
[Disclaimer: non ho interessi né rapporti professionali di alcun tipo in questo ambito, scrivo da normale consumatore].