Ho letto Il punto critico.
Queste tre caratteristiche – 1. la contagiosità; 2. il fatto che piccoli cambiamenti possono avere grandi effetti; 3. il fatto che il cambiamento avviene non gradualmente, ma in un momento dato – sono gli stessi tre principi che definiscono il modo in cui il morbillo si diffonde in una classe delle elementari, o come l’influenza colpisce ogni inverno.
Delle tre, la terza, l’idea che le epidemie possano subire impennate o crolli in un momento critico, è la più importante, perché è quella che conferisce un senso alle prime due […]
Quel preciso momento di un’epidemia, quando tutto può cambiare all’improvviso è il Punto Critico.
Ecco da cosa si parte, secondo Gladwell, per capire il passaparola: dall’epidemia.
Una volta che hai capito come si diffonde un’epidemia, beh, puoi anche cercare di provocarla, e credo che il suo libro abbia avuto un certo impatto sullo sviluppo di quella parte di marketing denominata word of mouth (ne abbiamo parlato anche qui, a proposito del libro “Anatomy of Buzz“).
Io l’ho trovato gradevole, piuttosto ben fornito di argomenti, senz’altro interessante nel complesso, anche se non posso negare di aver percepito gli anni che ha (otto).
Questo non gli toglie validità, però – se devo essere sincero – credo vi siano libri successivi (questo, ad esempio) che in qualche modo lo comprendono, magari ampliandone i concetti grazie agli sviluppi che nel frattempo vi sono stati, nella rete e nella società.
Il libro in una frase:
Alle basi del marketing virale: un bel viaggio nella storia dei virus. Lasciatevi contagiare, vi piacerà…