— oh my marketing!

Ho letto Economia della felicità.

Basta con il materialismo terminale (la crescita che distrugge i beni relazionali, culturali e ambientali, riferimenti: Paolo InghilleriLa buona vita e Mihaly Csikszentmihalyi – Flow, the psychology of optimal experience).

Basta con i modelli Gasp (Growth As a Substitution Process), cioè quei modelli socioeconomici che prevedono la diminuzione continua della possibilità di procurarsi benessere senza metter mano al portafogli, creando una situazione in cui il benessere possa essere soltanto acquistato.

Basta con con la frustrazione da scarsità (scarsità indotta artificiosamente da un modello economico che vive di autoconsumo).

Basta con la droga dei soldi (non è un eufemismo, secondo un’inchiesta di Berizzi di “Repubblica”, tra i 21.000 addetti all’edilizia del bresciano e del bergamasco, uno su cinque fa uso di cocaina per sostenere i ritmi pazzeschi del lavoro, che ti emargina se non stai al passo).

Sì all’economia della simbiosi, dove vince chi si mette al servizio del sistema, non chi tenta di predarlo, e dove efficienza e valori possono essere alleati.

Sì a un’economia dove lo sviluppo non dipenda dal basso costo del lavoro o dalla forza di attrazione degli investimenti finanziari, ma dalla capacità di attrarre/generare creatività.

Sì alla critica sociale come parte integrante del sistema mediatico.

Sì ai gruppi sociali dove valori e fiducia si alimentano reciprocamente grazie all’intensità delle relazioni personali.

Sì alla riconciliazione tra cultura tecnica e cultura artistica.

Sì alla ricerca di obiettivi economici che possano accomunare il popolo mondiale.

Il libro di Luca De Biase non è così scioccamente manicheo, questi sono solo i difetti della mia recensione.

Economia della felicità è quanto di più documentato, ragionato, articolato si possa leggere.

Il libro in una frase:

Una visione ragionata delle modifiche in positivo al nostro tristissimo modello economico, alla luce dei fenomenali sviluppi della tecnologia e dei media.

E qui c’è un’intervista televisiva all’autore.