— oh my marketing!

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Vita Sostenibile

E’ sempre bello il Read and Drink. L’aperitivo in libreria che si svolge una volta al mese (di solito l’ultimo venerdì) nella più bella libreria di libri illustrati di Milano e forse d’Italia, anzi voglio esagerare: in tutta Via Maiocchi un’altra così non c’è.

E in più, questo venerdì, solo per questa serata, sconto su tutti i libri del 30%. Senza contare che il drink è offerto dalla casa…

[UPDATE 15 minuti dopo – E’ nato il Read and Drink Book Club. Per parlare di libri con un bicchiere in mano (su Facebook). Al momento c’è un solo fan, cioè io… chi viene a farmi compagnia?]

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Mi piacciono quelli che si inventano le cose che mettono in relazione il web con la vita vera.

Questa delle Principesse alla riscossa è l’idea di Davide Nonino per far sentire alle redazioni dei giornali femminili la voce delle donne vere (che spesso hanno qualche curva in più delle solite anoressiche da copertina). L’eroina della situazione è Cenerontola, principessa XL, nata come protagonista del libro di Davide e divenuta poi paladina delle donne vere.

Forza Davide, forza principesse: c’è tempo fino al 30 aprile per far sentire la vostra voce!

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Il copywriter che è in me ha cercato di divertirsi un pochino parlando di marketing dell’ascolto.

Ancora grazie ai pochi-ma-buoni che hanno partecipato alla discussione di ieri sera al Malacarne di Verona, rendendo speciale la serata con la loro energia e voglia di confrontarsi.

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Certe volte i pianeti si allineano e fanno succedere cose incredibili.

La cosa incredibile si chiama Coworking gratuito per tutti durante la settimana del Design, dal 14 al 19 aprile (qui il sito con tutte le info) e i pianeti sono Lago, Mac 567 e Cowo.

E per non farci mancare nulla, sabato 17 aprile si fa il Coworking Camp.

(Nota: il palazzo qui sotto, in Via Imbonati 18 – MM Maciachini, non sarà tutto adibito a coworking, 400 mq però sì…).

Uno spazio di coworking gratuito a Milano, dal 14 al 19 aprile 2010.

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[slideshare id=3327456&doc=unettodimarketing3mar2010-key-100303111810-phpapp01]

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E’ da oggi disponibile sul sito AlphaTest (oltre che in libreria, in autogrill e al telefono) il libro Un etto di marketing (E’ un etto e mezzo, lascio?) che i lettori di questo blog ormai conoscono quasi quanto me.

Mi pare il momento di dire una parola importante a tutti quelli che, in mille modi, mi hanno supportato con questo libro:

grazie.

Il libro sembra riuscito bene, e chi l’ha avuto in mano ha trovato piacevole il primo impatto.

Oggi pomeriggio mi sono ritrovato a usarlo per cercare delle fonti in riunione e mi è sembrato un bel manualetto, con le sue varie parti dedicate alle 100 cose da sapere, i casi famosi e non, gli strumenti, la bibliografia, il blogroll e l’indice analitico.

Spero vi piacerà. Se volete acquistarlo, qui lo trovate con il 10% di sconto (per avere il 20% scrivetemi una mail per favore, ma veloci perché vale solo fino a fine mese).

Le spese di spedizione sono incluse nel prezzo, e non preoccupatevi se il sito dice che dovete raggiungere la soglia dei 15 euro: non è così, me lo ha confermato l’editore e ho provato io stesso.
(Il prezzo di copertina è di 14,50 euro, con il 20% di sconto vi costerà 11,60, spedizione inclusa).

Infine, se invece di comperarlo volete solo consultarlo, entro breve ne dovreste trovare una copia per consultazione all’interno di ogni coworking Cowo.

Ho infatti pensato di “presentarlo” contemporaneamente in tutti i 29 Cowo del nostro piccolo-grande network, rendendolo così accessibile a tutti i nomad workers ospiti degli spazi di coworking.

Un bel po’ di marketing, infatti, l’ho imparato seguendo i Cowo…

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Prendersi tutto il gratis della vita, se non sbaglio era il motto di qualche eroe di Andrea Pazienza. (E io, per tener fede all’argomento, ho preso il libro a prestito, nell’ottima biblioteca Valvassori Peroni di Milano).

Il grande Chris dalla Coda Lunga non smette di sedurre con le sue teorie, e lo fa come sempre con grande scioltezza ed eleganza intellettuale.

Sentite qua:

Il denaro smette di essere il segnale principale nel mercato e al suo posto sorgono due fattori non monetari: quelle che spesso si chiamano “economia dell’attenzione e “economia della reputazione”;

Non ci vuole un dottorato per capire come mai il Gratis funziona così bene online: è sufficiente ignorare i primi dieci capitoli del vostro manuale di economia;

Per competere con il Gratis bisogna andare oltre l’abbondanza per trovare la scarsità adiacente. Se il software è gratis, voi vendete l’assistenza tecnica;

Il Gratis è un’attrazione costante in tutti i mercati, ma fare soldi con il gratis […] è una questione di pensiero creativo. […] Serve creatività per scoprire come convertire in denaro contante la reputazione e l’attenzione che potrete ottenere grazie al Gratis. Ogni persona e ogni progetto richiederanno una risposta diversa a quella sfida, e a volte non funzionerà affatto.

Bonus per tutti quelli che, come me, si sono stufati da tempo di gettare denaro in auto di proprietà:

Ispirandosi al settore della telefonia, BetterPlace progetta di regalare l’auto vendendo invece le miglia, a un prezzo inferiore di quanto costerebbero con un’auto tradizionale.

Il libro in una frase:

Non importa se a tratti può sembrare poco plausibile. Dall’uomo che ha fatto conoscere al mondo La Coda Lunga accettiamo volentieri una nuova visione, che ci faccia sognare un’economia diversa, dove l’attenzione conti finalmente quanto il profitto.

E infine, dal piccolo prospetto che racconta “come funziona”, ecco come cambia il piano di profitto:

Da “Modello di business” a “Ci penseremo prima o poi”.

Mi ricorda qualcosa
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Nuova pagina in anteprima dal libro Un etto di marketing, prossimamente in libreria: l’intervista a Gianpaolo Paglia, conosciuto sia tra chi ama il vino sia tra gli estimatori della condivisione in rete.

Gianpaolo è infatti blogger esperto, attività che porta avanti da anni in coppia con la moglie, Justine Keeling, dalle pagine web del sito della sua azienda Poggio Argentiera, posizionata a livelli di eccellenza e presente sui maggiori mercati internazionali.

INTERVISTA A GIANPAOLO PAGLIA (AZIENDA VITIVINICOLA POGGIO ARGENTIERA).

Bloggare per la tua azienda vitivinicola: è una scelta dettata dalla passione o dal ragionamento?

E’ stata una evoluzione naturale del mio uso di internet, che è cominciato con i forum sull’argomento e con la frequentazione di newsgroup come it.hobby.vino.

La mia è sopratutto una scelta coerente con i miei interessi personali piuttosto che una strategia ragionata di comunicazione.

Hai fatto delle valutazioni prima di iniziare?

No, nulla di particolare.

Ti sei prefissato degli obiettivi?

Se sì, ritieni di averli raggiunti?

Niente obiettivi particolari, ma sono contento di avere un certo numero di lettori del mio blog, all’incirca un centinaio di unici al giorno, che mi gratifica e mi induce a continuare a scrivere.

Da quanto tempo porti avanti il blog di Poggio Argentiera?

Se dovessi ricominciare ora, faresti qualcosa di diverso?

Credo che siamo intorno ai 4 anni.

L’unica cosa che avrei dovuto fare subito ma che ho ritardato è stata quella di bloggare con il mio dominio, “poggioargentiera.com”, invece che con domini altrui.

Il blog ha anche una sezione di e-commerce, dove vendete i vostri vini. Che relazione c’è tra il blog e le vendite?

Direi abbastanza poca.

Il mio shop per me è soprattutto una possibilità in piu’ per quei pochi che cercano in modo particolare un mio vino e non riescono a trovarlo nella loro zona.

Lo vedo come un servizio in piu’ al mio lettore/cliente, piu’ che una possibilita’ reale di business.

Utilizzi altri strumenti del web “sociale” per la tua azienda?

Twitter, Facebook, Friendfeed, Vinix, tutti in modo abbastanza saltuario.

Si sa che il mondo del vino su internet è intensamente popolato di blogger e appassionati che discutono molto… come ti senti rispetto a questo affollamento?

Lo ritieni una ricchezza cui attingere o una minaccia che rende più difficile emergere?

Non mi pongo il problema di emergere, il mio lavoro non è fare il blogger ma fare il vino.

Uso il blog per comunicare quello che faccio e chi sono, ed è quello che mi interessa, ma non mi pongo assolutamente in competizione con i vari blogger del vino.

Piuttosto mi sembra che ci sia una scarsità assoluta di aziende di vino che usano il blog, e questo mi rende in una posizione se vogliamo privilegiata, ma non ne faccio un punto di vanto, semplicemente molti non sono ancora arrivati ma arriveranno.

Quali tra questi aggettivi definisce meglio la tua attività di marketing su internet per la tua azienda, e perché?

– divertente
– remunerativo
– interessante

(naturalmente puoi darne altri se preferisci…)

Divertente, arricchente, formativa.

Il tuo blog ha anche una parte in inglese, significa che portate avanti una conversazione anche su mercati esteri?

Mia moglie è inglese, e quindi l’idea era di partire con una conversazione parallela, ma non la copia della mia tradotta in inglese, ma una cosa completamente indipendente anche se sulla stessa pagina.

Purtroppo il fatto che in questo momento lei si trovi a gestire 3 figli molto piccoli non ha reso possibile un vero e proprio esperimento, ma arriveremo piu’ avanti.

Infine, cosa c’entra il vino con internet?

C’entra come c’entra tutto il resto.

Non credo che il vino c’entri in modo particolare, ma fa parte della vita di alcune persone e sicuramente internet permette scambi e networking impensabili prima di lui.

Per me è una miniera di informazioni e un modo per rimanere a contatto con le opinioni di una parte dei miei clienti, e dire anche la mia in piena liberta’.

Un etto di marketing (è un etto e mezzo, lascio)?” di Massimo Carraro, ed. Alpha Test, sarà in libreria nel mese di febbraio. Per avere un codice sconto del 20% senza obbligo di acquisto basta una mail.

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Giusto per non dimenticarlo mai. (Lo diceva Pontiggia, mi pare).

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