Piccolo video per raccontare velocemente quanto c’è di buono nel corso che stiamo preparando.
Con Cowo abbiamo organizzato il #cowocamp2011, il secondo barcamp dedicato al coworking italiano.
Questa la mia presentazione, che è anche il mio punto di vista attuale sul coworking (dopo circa tre anni che me ne occupo).
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Read MorePerché l’abbiamo fatto l’anno scorso? No. Perché siamo una coworking community importante? No. Perché c’è il Fuorisalone ed è bello avere un evento durante il free coworking? No.
Lo faccio perché se non ti trovi con gli amici una volta ogni tanto, finisce che non ti ricordi più chi sei 🙂
Ecco perché si fa il coworking camp!
Read MoreHo avuto il piacere di partecipare – insieme a Edoardo Fleishner, Jolanda Restano (fattoremamma.it), Cristina Mello e Simona Benedetti (casa.it) – alla trasmissione Formato Famiglia di Tv2000, sul tema “Internet senza fine?“
Una volta appurato che gli indirizzi internet non finiranno (!), mi hanno chiesto “come si valorizza la presenza su internet”.
Ho risposto che le cose da fare sono tre: esserci, ascoltare, parlare.
Mi sono anche ricordato un’altra cosa che mi pare importante, e cioè che senza una buona idea non si va da nessuna parte.
Beh, mi sono divertito, con la trasferta romana, le chiacchiere con gli altri (competentissimi) ospiti e i conduttori, l’atmosfera dello studio Tv.
E poi quel sottopancia con “Copywriter e scrittore”, mentre presentavano “Un etto di marketing“… quasi quasi mi prendo sul serio!
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Pochi giorni fa il progetto di coworking a cui lavoro dal 2008 ha fatto una presentazione al primo congresso europeo sul tema, Coworking Europe 2010, svoltosi a Bruxelles il 18-19 novembre scorso.
Il titolo del nostro intervento è stato “The future of coworking” e ha presentato 7 ipotesi di sviluppo del fenomeno del coworking.
Una di queste ipotesi descrive il coworking come una possibile piattaforma per iniziative di marketing e digital pr (vedi slide 6 e 7 della presentazione qui sotto), e porta ad esempio la distribuzione del mio libro in tutti gli spazi Cowo, iniziativa che ha portato anche ad una serata di presentazione, al Cowo Udine/Ufficity.
Ora, l’ipotesi di lavoro è nella mia testa, il libro l’ho scritto io: non è stato difficile creare questa occasione di “coworking come piattaforma di marketing”.
Ciò che mi ha piacevolmente colto di sorpresa, invece, è stata la mail dell’altro ieri in cui mi si chiede se la rete Cowo è interessata a fare dei product test sui telefoni di una multinazionale importante.
Mentre rispondevo affermativamente, dentro di me pensavo…
Che il futuro del coworking sia già arrivato?
Nell’attesa di scoprire come andrà a finire, rivediamoci le slide presentate a Bruxelles… (se invece volete il video, lo trovate qui).
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Read MoreAnche se non ne parlo più tanto, non per questo ho smesso di pensare a un modo di usufurire del bene automobile secondo un modello un pochino più innovativo di quello dell’acquisto.
Registro l’accordo di qualche tempo fa tra Car Sharing Italia e Guidami (di ATM) come una buona notizia, anche se il car sharing, dopo averlo testato per un anno, mi continua a sembrare un’opzione per signore che vanno all’Ikea o per single che vanno al cinema, non una valida alternativa all’auto di proprietà per chi ha famiglia, fa viaggi di lavoro, ha esigenze un pochino più forti, insomma.
Apprendo con piacere che Peugeot ha lanciato l’auto a punti (Mu), concetto a mio avviso interessantissimo, tutto da esplorare (anche in ambito coworking, perché no).
Mi iscrivo al Bike Sharing, e rimando ogni decisione.
Mi tengo la mia auto altri tre anni, perché l’offerta di noleggio a lungo termine più vantaggiosa che ho trovato è ancora lontana da ciò che intendo investire (150 euro/mese).
Scommettiamo che in questi tre anni ci arriviamo?
Sono solo curioso di vedere con chi (sarebbe buffo che non fosse una casa automobilistica né un rent-a-car, no?)
Read MoreFacebook a pagamento, Twitter a pagamento, YouTube a pagamento… non credo succederà mai.
Invece, per chi gestisce una community Ning, sta accadendo ora.
Scade venerdì 20 agosto il termine per aderire a uno dei piani premium di questa ottima piattaforma, se non vuoi vedere scomparire la tua community.
Una scelta che ti mette davanti ad alcuni interessanti interrogativi.
- Quanto “vale” la tua community, ovvero: quanto sei disposto a spendere per mantenerla attiva?
- Come cambia il tuo atteggiamento verso la piattaforma, dal momento che ora metti mano al portafogli?
- Quale può essere il ritorno di questo piccolo investimento? E soprattutto: qual è l’unità di misura giusta per questo calcolo?
Mentre NomadWork – la community a tema coworking che gestisco dal 1° aprile 2009 – dà il benvenuto al membro n. 199 (Sarah da Brisbane, Australia), provo a formulare le mie rispostine.
- Domanda molto difficile, a cui non si può che rispondere in modo arbitrario. Intendo dire: la risposta dipende da fattori che vanno oltre una community di 200 persone, evidentemente ancora troppo piccola e sperimentale (o magari sufficientemente grande, ma non ancora integrata come potrebbe). Il valore della community in sé è altissimo se preso nel suo potenziale (è una delle più importanti su questo tema, e credo l’unica in Italia), ma limitato se valutato al suo livello di attività attuale. Quindi: i 19,95 $ al mese rappresentano un investimento da valorizzare… (vedi risposta n. 2).
- Cambia, non lo posso negare. Gli strumenti online sono tali e tanti che è sempre difficile organizzare una valida presenza web. L’aut-aut di Ning ha attratto la mia attenzione, premessa fondamentale per un maggior investimento di attenzione ed energia.
- Il ROI, il benedetto ROI. Qui devo fare una premessa: NomadWork fa riferimento a Cowo, un’attività che non mette il profitto al primo posto, bensì le relazioni. Detto questo, l’attenzione al lato economico è sempre presente, e anche questa voce di costo deve sottostare alla legge Cowo n. 1: la sostenibilità. Sostenibilità per chi affitta una scrivania, sostenibilità per noi che gestiamo il progetto. L’unità di misura per il calcolo di questo ROI? Non v’è dubbio: il valore delle relazioni che si creano (e ognuno dei membri sa qual è).
Concludo con qualche dato su NomadWork, aggiornato alla fatidica data del passaggio a premium: 199 membri da 18 paesi del mondo, 23 video, 310 foto.
E un bel paio di elenchi in home page, dedicati a chi lavora in coworking e a chi, invece, vorrebbe farlo ma è in attesa che apra uno spazio vicino.
(A proposito, non si può leggere Oh my marketing senza essere su NomadWork – vi aspetto qui tutti! Per gli utenti rimane gratis, naturalmente).
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La piattaforma per la creazione di social network Ning ospita diverse comunità dedicate al coworking, tra cui NomadWork, la community internazionale creata da noi di Cowo.
Si tratta di una delle più importanti, e questa è la prima ragione che mi spinge ad aderire alla “proposta obbligatoria” di Ning di passare a una delle opzioni premium (cioè a pagamento), a partire dal 20 agosto. Questo comporterà alcuni nuovi servizi – tra cui nuove possibilità di comunicazione sia pubblicitaria che virale, accesso a un centinaio di nuove applicazioni, design e indirizzo internet personalizzati – che mi auguro la renderanno ancora più interessante.
L’altra ragione è che Ning è stata fondata da una persona dal talento leggendario, quel Marc Andreessen che quotò in borsa il proprio motore di ricerca a 24 anni. Un progettino che si chiamava Netscape, da cui è nato un altro progettucolo chiamato Internet Explorer, sviluppato da un’aziendina chiamata Microsoft…
[Attenzione: aderire a NomadWork è e rimane gratuito. Il costo dell’opzione premium è a carico di noi amministratori].
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Domani alle 10.00 aprirò i lavori del Coworking Camp con una diapositiva che dice così.
Penso sia il giusto approccio per un momento di riflessione su questo progetto, così interessante, così ricco di potenzialità.
E’ stato abbastanza faticoso organizzare il Coworking Camp, ma sono convinto che – ancora una volta – la rete delle persone interessate a Cowo saranno la miglior fonte di ispirazione. E’ così da quando il progetto è nato, nel gennaio 2009.
A domani quindi (e per chi non ci potrà essere, diretta video sul web a questo indirizzo: http://theatre.interlogica.it)!
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