[slideshare id=7159331&doc=udine5marzo2011-110305082457-phpapp01]
Read MoreConfartigianato Udine mi ha invitato a parlare, sabato mattina, nell’ambito della Salone per l’orientamento allo studio e alle professioni “YOUng”.
Ora, a parte il fatto che scrittura e artigianato sono per me concetti molto vicini, quello che mi ha incuriosito (e impegnato) nel preparare la relazione è stata quel senso di impotenza rispetto alla platea.
Si tratterà infatti di giovani, prevalentemente in età di scuola superiore, ai quali dovrei parlare di social media per l’azienda artigianale.
Spero che le mie slides non li lasci indifferenti e critici, come sono spesso – giustamente – i nostri teen-ager davanti a consulenti, sedicenti esperti e grilli parlanti vari.
Insomma, se sono onesto devo ammettere che tra un amministratore delegato e un sedicenne, quello che temo (e forse rispetto) di più è il secondo. A sabato.
Read MoreMi avvicino al libro, appena uscito, di Federica Dardi con un bel pregiudizio positivo: conosco e stimo Federica da tempo.
Questo rende tutto più difficile, se pensiamo all’obiettività della mia futura recensione, ma anche più piacevole, se pensiamo alla mia vita 🙂
Obiettivamente: l’autrice è su Twitter dal 2007 (@elisondo) ed ha significativa esperienza nel campo delle internet p.r. aziendali. Attualmente lavora per la sua casa editrice, Apogeo, come junior editor e coordinatrice dei presidi online dell’editore.
Ops, quasi dimenticavo: su Twitter l’hashtag è #ApoTwitter. (Non sapete cos’è un hashtag? Comprate questo libro!).
Read MoreCome dicevo, sarò tra gli oltre 100 autori del nuovo Dizionario Enciclopedico Treccani Informatica, ICT e Media Digitali.
Queste le voci che mi sono state assegnate:
- Oh my news
- Berners-Lee Tim
- WordPress
- Mailbox
- Craigslist
- Tripadvisor
- Flame
- Feed
- Neutralità della rete
- Postare
- Lurker
- Barcamp
- Nerd 2.0
- Packaging
- Corporate Blogging
- Coda Lunga
- Word of Mouth
- Anderson Chris
- Effetto Virale
- The Age of Conversation
- Co-Creation
- Desmoblog
- English Cut
- Freemium
- Godin Seth
- Liveblog
- Lulu
- MacLeod Hugh
- Nielsen Jakob
- Passaparola
- Advertising
- Footer
- Reputation Marketing
- Teaser
- Unique Selling Proposition
- Punto informatico
Se qualcuno è interessato a partecipare alla stesura dell’opera, scriva subito una mail al responsabile: la ricerca degli autori non è conclusa.
Read MoreIl Dizionario Treccani dell’Informatica, ICT e Media Digitali mi ha coinvolto nella compilazione di alcune sue voci.
Ho appena ricevuto l’elenco di tutti i lemmi che devono essere redatti, e solo scorrere l’elenco è una esperienza… da cui il titolo del post.
Insieme all’elenco dei lemmi, ho ricevuto una nota che mi invita a spargere la voce: si cercano autori.
Quindi, se pensate di poter scrivere delle voci di questo nuovo dizionario, fatelo sapere a me o a Roberto Ghislandi.
E adesso vado a vedere cos’è l’Apocalisse dei due Elefanti.
Read MoreHo avuto il piacere di partecipare – insieme a Edoardo Fleishner, Jolanda Restano (fattoremamma.it), Cristina Mello e Simona Benedetti (casa.it) – alla trasmissione Formato Famiglia di Tv2000, sul tema “Internet senza fine?“
Una volta appurato che gli indirizzi internet non finiranno (!), mi hanno chiesto “come si valorizza la presenza su internet”.
Ho risposto che le cose da fare sono tre: esserci, ascoltare, parlare.
Mi sono anche ricordato un’altra cosa che mi pare importante, e cioè che senza una buona idea non si va da nessuna parte.
Beh, mi sono divertito, con la trasferta romana, le chiacchiere con gli altri (competentissimi) ospiti e i conduttori, l’atmosfera dello studio Tv.
E poi quel sottopancia con “Copywriter e scrittore”, mentre presentavano “Un etto di marketing“… quasi quasi mi prendo sul serio!
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[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=O1keeqvJoXM]
Uno dei blog aziendali che mi danno più soddisfazione (come autore e anche come goloso) è quello che seguo per Vicenzi, intitolato “MatildeTiramiSu” dal nome della fondatrice del gruppo veronese, nonché dalla specialità del noto dolce al cucchiaio, spesso cucinato con savoiardi Vicenzi.
Trovo davvero piacevole e divertente ricevere ricette dalle cucine d’Italia, con tanto di foto dalle quali sembra salga l’odore delle case italiane, quello vero, quello di quando eri bambino e facevi i compiti mentre dalla cucina arrivavano improvvise folate di paradiso.
In circa sei mesi abbiamo raccolto spontaneamente (cioè senz’altra forma di pubblicità che non fosse il blog stesso, la pagina Facebook e gli update di Twitter) 44 ricette di torte, da circa altrettante cuoche e cuochi, a cui “Matilde” ha dedicato 44 pagine personali all’interno del blog.
Inoltre, a chi decide di condividere la propria ricetta preferita, Vicenzi regala un bel ricettario di dolci, inviato direttamente a casa.
Trovo sia gratificante essere coinvolti in progetti in cui ti riconosci, per questo sono fiero di comparire con il mio nome e cognome sia nel “chi siamo” del blog sia nel profilo Twitter del progetto.
Mi piace sottolinearlo perché non sempre le aziende rendono noto chi sono le persone che ne gestiscono la conversazione online, e mi pare che in questo caso la mia agenzia abbia trovato un committente illuminato 🙂
E adesso guardate queste foto, tratte dal Flickr di Matilde, e ditemi se non è un piacere…
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Read MoreSono felice di annunciare che parte delle mio tempo professionale d’ora in poi sarà dedicato ad Hagakure, l’agenzia di internet PR con cui ho già collaborato nei mesi passati.
Ammiro e stimo l’agenzia dei samurai fin dal primo giorno, e l’ho seguita costantemente, trovando anche piacevoli occasioni di contatto con i suoi partner.
Da quando ho capito che la comunicazione entrava in una fortissima fase evolutiva (al punto da cambiare identità alla mia agenzia, che è diventata l’agenzia delle scimmie, animale evolutivo per eccellenza), l’accelerazione è stata increbibile, frenetica e inarrestabile. Quasi insostenibile per un copy cresciuto con Pirella negli anni 80.
Grazie quindi ai partner di Hagakure Chiara, Marco e Matteo, per aver chiesto a questa scimmia di saltare ancora più in alto.
Read MoreFacebook a pagamento, Twitter a pagamento, YouTube a pagamento… non credo succederà mai.
Invece, per chi gestisce una community Ning, sta accadendo ora.
Scade venerdì 20 agosto il termine per aderire a uno dei piani premium di questa ottima piattaforma, se non vuoi vedere scomparire la tua community.
Una scelta che ti mette davanti ad alcuni interessanti interrogativi.
- Quanto “vale” la tua community, ovvero: quanto sei disposto a spendere per mantenerla attiva?
- Come cambia il tuo atteggiamento verso la piattaforma, dal momento che ora metti mano al portafogli?
- Quale può essere il ritorno di questo piccolo investimento? E soprattutto: qual è l’unità di misura giusta per questo calcolo?
Mentre NomadWork – la community a tema coworking che gestisco dal 1° aprile 2009 – dà il benvenuto al membro n. 199 (Sarah da Brisbane, Australia), provo a formulare le mie rispostine.
- Domanda molto difficile, a cui non si può che rispondere in modo arbitrario. Intendo dire: la risposta dipende da fattori che vanno oltre una community di 200 persone, evidentemente ancora troppo piccola e sperimentale (o magari sufficientemente grande, ma non ancora integrata come potrebbe). Il valore della community in sé è altissimo se preso nel suo potenziale (è una delle più importanti su questo tema, e credo l’unica in Italia), ma limitato se valutato al suo livello di attività attuale. Quindi: i 19,95 $ al mese rappresentano un investimento da valorizzare… (vedi risposta n. 2).
- Cambia, non lo posso negare. Gli strumenti online sono tali e tanti che è sempre difficile organizzare una valida presenza web. L’aut-aut di Ning ha attratto la mia attenzione, premessa fondamentale per un maggior investimento di attenzione ed energia.
- Il ROI, il benedetto ROI. Qui devo fare una premessa: NomadWork fa riferimento a Cowo, un’attività che non mette il profitto al primo posto, bensì le relazioni. Detto questo, l’attenzione al lato economico è sempre presente, e anche questa voce di costo deve sottostare alla legge Cowo n. 1: la sostenibilità. Sostenibilità per chi affitta una scrivania, sostenibilità per noi che gestiamo il progetto. L’unità di misura per il calcolo di questo ROI? Non v’è dubbio: il valore delle relazioni che si creano (e ognuno dei membri sa qual è).
Concludo con qualche dato su NomadWork, aggiornato alla fatidica data del passaggio a premium: 199 membri da 18 paesi del mondo, 23 video, 310 foto.
E un bel paio di elenchi in home page, dedicati a chi lavora in coworking e a chi, invece, vorrebbe farlo ma è in attesa che apra uno spazio vicino.
(A proposito, non si può leggere Oh my marketing senza essere su NomadWork – vi aspetto qui tutti! Per gli utenti rimane gratis, naturalmente).
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Io so perché Paolo Iabichino ha scritto Invertising.
L’ha scritto perché gli è venuto questo bellissimo titolo.
Sono un copy anch’io e lo so che certe volte tutto inizia da un bel titolo. E Invertising è un titolo da premio. Un titolo di quelli che ci si fa una strategia di comunicazione dietro. Che poi ci si trova tutta una serie di argomenti di supporto validissimi.
E Paolo gli argomenti della comunicazione li conosce molto bene, infatti il libro è pieno di tante belle cose simpatiche, curiose, colte, sempre ben contestualizzate e convincenti.
A me però non è piaciuto.
Lo dico con imbarazzo perché conosco l’autore, l’ho conosciuto proprio in occasione dell’uscita del libro, e spero tanto non se la prenda. Magari è una di quelle persone che apprezza un giudizio sincero. Oppure non gli interessa, insomma Paolo non prendertela, per favore. Ho solo detto che non mi è piaciuto non che è brutto 🙂
Il libro in una frase:
Read MoreIl libro di una persona intelligente e colta, che non dice quello che dovrebbe, cioè che la pubblicità è alla frutta. (E ci credo, visto dove lavora). Bel titolo però.
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