In questa intervista Andrea Mareschi della CNA di Parma mi fa diverse domande sul coworking. Spero che le risposte siano all’altezza dell’importante iniziativa di condivisione di spazi professionale, appena inaugurata presso di loro, in CNA.
Read MoreTrovo che il legame con il territorio sia una delle cose che rende il progetto Cowo qualcosa di speciale.
Sono sempre orgoglioso di poterlo rappresentare in questi incontri, spesso intensi.
Ringrazio quindi chi mi invita, senza dimenticare, nei ringraziamenti anche quelli che sopportano sportivamente le frequenti trasferte del sottoscritto, cioè la mia agenzia e la mia famiglia.
Ecco l’agenda dei prossimi incontri:
- 16/11 h 16.00 – Cusano Milanino (Milano)
Oggi stesso, sabato 16/11 alle 16.00, a Cusano Milanino nell’ambito di “Sfida Comune” alle ore 16.00 è previsto un intervento su Sharing Economy e Coworking, dove parlerò insieme a Stefano Garavaglia di Coworking Login (rete Cowo).
- 16/11 h 17.30 via Skype – Salsomaggiore (Parma)
Sempre oggi, 16/11, alle 17.30 mi collegherò via Skype con Salsomaggiore Coworking Day, una giornata di approfondimento sul tema del coworking pubblico dove sarannno presenti – tra gli altri – Marco Pichetto, il primo sindaco italiano ad aver aperto un coworking pubblico (lo ricordate, al CowoCamp13?), il team di Lab121 coworking, l’assessore comunale Elena Francani e il sindaco Filippo Frittelli.
- 19/11 h 17:00-21:00 – Torino
Martedì 19/11 è la volta di Torino, dove proverò l’emozione di “tagliare il nastro” di un nuovo spazio, molto grande e importante, all’interno di un palazzo d’epoca del centro città: il Cowo Torino/Galileo, la cui apertura è stata appena annunciata.
- 26/11 h 19.00 – Parma
E anche a Parma, martedì 26/11 avrò il piacere di incontrare una coworking community nascente, questa volta in seno a un’associazione di categoria nota da sempre in tutta Italia: la CNA, che è da poco diventata (anche) Cowo Parma/CNA.
Ci vediamo lì! 🙂
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Mentre ringrazio l’autore di “Coworking Progress – Il Futuro è arrivato”, Riccardo Valentino, per avermi invitato a scrivere una pagina del suo libro sul coworking, realizzo che non ho mai raccontato per quali motivi ho fondato la rete Cowo.
Lo faccio qui, oltre che a pag. 73 del libro 🙂
Lo confesso: ho fondato la rete Cowo per motivi di bieco interesse personale.
Condivisione collaborativa? Piattaforma condivisa? Co-opetition?Ma quando mai.
Fin dall’inizio ho avuto – e continuo ad avere – una sola cosa in testa, nient’altro che un risultato personale.
Io volevo creare il mio mondo.
Prima di condannarmi, concedetemi – come si fa – una piccola requisitoria difensiva.
Sono un copywriter, ho lavorato molti anni nelle multinazionali della pubblicità.
Quel tipo di posto dove un battito d’ali a Wall Street causa un terremoto (di licenziamenti) a Milano.
Poi sono diventato free-lance. Ho scoperto le gioie del “bonus-malus”, cioè quando lavori giorno e notte 15 giorni per una gara che, se viene persa guadagni zero; se viene vinta guadagni quasi zero.Poi ho aperto la mia agenzia e ho iniziato a divertirmi con gli… studi di settore.
Ci sono cose che rendono il lavoro un inferno, soprattutto per chi lo ama profondamente.
Allora sono partito.
Per un mondo che non esisteva.
E, visto che non esisteva, ho iniziato a costruirmelo.
Partivo già bene, in realtà, grazie a tre cose: una persona eccezionale al mio fianco, un bell’ufficio a Milano, un blog su WordPress.com.
5 anni dopo, siamo in 77 spazi di coworking in 46 città [NdA: nel frattempo siamo diventati 88 in 53 città], ma l’importante non è questo.
L’importante è che ho capito che siamo in tanti ad aver voglia di costruire un mondo diverso, cominciando da una scrivania in coworking e da poche regole condivise:
CowoManifesto – Cos’è il coworking per Cowo
- “Coworking”, senza le persone che lo praticano, è solo una parola.
- Rendiamo il lavoro un’esperienza migliore, grazie alla condivisione quotidiana di spazi e conoscenze.
- I coworker non sono clienti. Sono professionisti che lavorano con te.
- Facciamo parte di una community allargata, e dialoghiamo.
- Nel nostro modello, la relazione viene prima del business.
- I nostri skill professionali sono costantemente migliorati dalla community.
- Non crediamo nella competizione, e questo ci rende estremamente competitivi.
- Il coworking gode della migliore strategia di marketing che si possa immaginare: la felicità.
- Il coworking è sempre l’inizio di qualcosa.
- “Coworking is a labour of love” (Tara Hunt)
E ora, la parola a chi sta lavorando per questo.
Buona lettura.
Massimo Carraro, giugno 2013
Non so se il libro, appena presentato a Milano (e su Twitter), sia già disponibile online.
Per chi volesse informazioni può scrivere una mail all’editore, Nomos Edizioni di Busto Arsizio (Varese).
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Vedersi in faccia.
Parlare di persona.
Il web è bello e importante, ma incontrarsi è un’altra cosa. Incontrarsi per parlare di un tema che piace, poi, è un privilegio bellissimo, e sono sempre grato a chi mi dà l’occasione di farlo.
Il tema è il coworking e la rete Cowo, mentre gli appuntamenti dove spero di incontrarvi sono:
FORLI’ – 26/9 h 11.00
– domani, giovedì 26 settembre 2013 alle 11.00, conferenza stampa allargata indetta da Forlì Self Storage – recenti affiliati Cowo – presso Coworking Cowo Forlì/Zona Industriale, via Carlo Zotti 20; partecipazione libera, segue aperitivo
FIRENZE – 3/10 h 15.30 – 20.30
– giovedì 3 ottobre dalle 15.30 alle 20.30, Open Day Multiverso con presentazione ricerca “Le nuove tendenze del lavoro” allo spazio coworking Multiverso in via Campo d’Arrigo 42r; l’intervento di Cowo è previsto verso le 17.30, segue buffet
VARESE – 14/11 h 16.30
– giovedì 14 novembre alle 16.30, nell’ambito del festival di giornalismo GlocalNews, chiacchierata su “Co-working: dal bar allo spazio condiviso” in cui Giampaolo Colletti incontra Ivana Pais (Nuvola del lavoro), Marco Pichetto (sindaco di Veglio ideatore di Veglio Coworking Project), Romano Benini (workcoffee-workmag) e il sottoscritto
Read MoreSono passati 4 anni dal primo BarCamp sul coworking, organizzato da Cowo il 17 aprile 2010.
Non eravamo tanto sicuri di noi, quindi lanciammo il tema “Di Cosa Parliamo Quando Parliamo di Coworking”.
Io portai le slides qui sotto.
Tutte le altre presentazioni di quella bellissima giornata le trovate qui, mentre qui c’è la pagina di BarCamp.org con i relatori e il programma.
La partecipazione, nonostante fosse la prima volta, fu buona: vennero da tutto il nord Italia, e si presentarono anche The Hub Milano e La Pillola400 di Bologna.
Ci fu perfino uno sponsor: Lago.
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2011
L’anno dopo, 2011, ci sembrava di essere già avanti, al punto da chiederci “A Che Punto è il Coworking”.
Qui sotto la mia presentazione, qui tutte le presentazioni del CowoCamp 2011, invece qui la pagina su BarCamp.org.
Fu il primo CowoCamp nella nostra sede di Via Ventura, a Milano: riempimmo il Cowo, per l’occasione riadattato a spazio eventi, e Bonduelle ci offrì le insalate per il pranzo 🙂
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2012
Arrivati al 2012, avevamo voglia di capire gli aspetti economici, quindi ci focalizzammo su “Il Coworking Visto dal Portafogli”.
Nelle mie slides di apertura, che ripubblico qui, compare per la prima volta il “giro d’affari” creato da Cowo con la sua rete: quasi 400mila euro!
Oggi – grazie alla crescita ulteriore del network – sono diventati oltre 500.000. It’s the Cowo Economy, baby 😉
Alcune presentazioni del CowoCamp 2012 sono pubblicate a questo link, mentre qui c’è la pagina relativa su BarCamp.org.
Degna di nota la comparsa di un’istituzione a un nostro Camp: Il Comune di Milano venne a raccontare cos’aveva in mente.
Stuporone!
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2013
Ed arriviamo al CowoCamp di pochi giorni fa.
Il ricordo di quell’auditorium stipato (90 persone sedute + gente in piedi) e delle 22 presentazioni una dopo l’altra è ancora vivido.
Come tema, ci siamo chiesti: “Ma il Coworking Crea Valore?”
Mi piace pensare che il valore di Cowo lo andiamo costruendo anno dopo anno, tutti insieme.
Siamo o non siamo una rete?
Le presentazioni del CowoCamp 2013 sono qui, la pagina BarCamp è qui.
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SlideShare
Infine, se non ne avete ancora abbastanza, sul canale SlideShare di Cowo trovate 54 presentazioni sul coworking, in italiano e altre lingue 🙂
Enjoy!
Read MoreMentre presento il Programma CowoPass – un sistema che permette ai coworker di passare da un Cowo all’altro in modo semplice, economico, organizzato, in tutta Italia – mi rendo conto che questo sito è il mio primo e-commerce.
Cowo è per me un enorme, continuo, esperimento che mi fa imparare un sacco di cose.
Parte delle cose che so sulla rete e sui social media, le ho imparate cercando di far conoscere Cowo.
Il libro che ho scritto è basato in buona parte sull’esperienza di comunicazione di Cowo. Idem per gli e-book della serie “Marketing Horror”.
Le persone che mi hanno aiutato con l’ecommerce, e più in generale il team che lavora con me, l’ho conosciuto grazie a Cowo.
Se tutto questo vale qualcosa, allora sappiamo che la creazione del valore può passare dal coworking.
(Ah, dimenticavo, ho anche imparato come in genere all’inizio le cose non funzionino proprio benissimo… proprio come, erano i primi tempi di Cowo Milano/Lambrate, il WiFi smise di funzionare, anche CowoPass pare avere qualche bizza… keep calm, and carry on 🙂
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Read More[youtube=http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=WwHW2AKRzeM]
In qualità di fondatore di Cowo, ho partecipato ai lavori del Comitato d’Indirizzo per Milano Capitale delle Startup, task force voluta da Comune di Milano e Camera di Commercio per sintetizzare l’approccio della città di Milano rispetto al tema della giovane impresa e – soprattutto della nascita di nuove aziende.
A inizio lavoro ho scritto qui qualche considerazione, a lavoro concluso vorrei riportare ciò che mi è piaciuto in particolare, e anche una cosa che non condivido.
Mi è piaciuto:
– il dibattito sulla definizione di start up (e qui sono contento che quanto uscito dal gruppo milanese sia più ampio rispetto a quanto indicato dal decreto sviluppo del Governo, in altre parole, a Milano “Startup” è un concetto più aperto e inclusivo che nel resto d’Italia, come sottolinea anche l’assessore Tajani nel video)
– lavorare a un tavolo dov’erano seduti Comune, Camera di Commercio, due società di venture capital, due avvocati, il coordinatore dell’incubatore del Politecnico di Milano, spazi di coworking/incbazione
– portare avanti un’agenda di lavoro in modo efficiente, e qui vanno ringraziati gli ottimi Giacomo Biraghi e Alvise De Sanctis
Non mi è piaciuto:
– quando la discussione è andata sui luoghi di lavoro tipici della giovane impresa e mi sono sentito dire che la tendenza mondiale è quella di accentrare le energie in singoli luoghi; avrò una visione distorta per la diffusione capillare del progetto Cowo – presente in egual misura in grandi città e piccoli centri, e sempre a costi bassissimi o nulli – ma la penso esattamente al contrario: io credo che serva sostenibilità diffusa, sparsa sul tessuto territoriale e quindi aperta, non luoghi unici, soggetti a logiche gestionali impegnative (e a modalità di coinvolgimento per forza selettive).
In ogni caso, un grazie a tutti per il coinvolgimento, e l’augurio che il lavoro dia buoni frutti da subito, già nell’anno che inizia domani.
E per chi vuole leggere il documento, cliccando qui lo può scaricare.
Read MoreE’ passato un mese esatto dal post in cui davo voce alle mie perplessità sui grandi coworking, un po’ anche nate dalla notizia della chiusura di loosecubes, hub virtuale di coworking spaces newyorkese, abbondamente finanziata.
Vorrei essere chiaro: trovo bellissime le notizie sull’apertura di coworking con ingenti invesimenti alle spalle.
Bellissime e paurose.
Sarà che ho vissuto gli anni 80, con il loro disastroso rapporto denaro-valore, sarà che mi pare che l’enorme reazione di valore che ho visto accadere nei coworking (sostenibilità, relazioni professionali, incentivo alla nuova impresa, apertura trasversale di professioni e settori) sia anche frutto di una sana distanza dalle logiche del profitto, sarà non so cosa, io temo che i soldi rovinino tutto.
Io spero che non succeda.
Io spero che chi sta aprendo in questi giorni iniziative importanti abbia tutto il successo che desidera e anche di più (sarebbe anche un po’ mio, quel successo, dato che lavoro per il coworking da anni).
Ma spero anche che l’esigenza di far rientrare un investimento non chiuda mai la porta a un coworker.
Read MoreOggi ho letto due notizie che, sommate, mi fanno pensare.
La prima è che nasce a Milano un superspazio di coworking di 3.000 metri quadrati con 250 postazioni, che ancor prima di aprire si annuncia come “ecosistema perfetto”.
La seconda è che Loosecubes, azienda di New York tra le prime a proporre servizi di online booking per coworking chiude i battenti, dopo aver ricevuto finanziamenti per qualche milione di dollari ed essere passata da 2 a 16 persone in pochissimo tempo.
E poi penso a Cowo, alla fatica che facciamo a coinvolgere i coworker uno ad uno, penso alle persone che entrano nel progetto con 350 sudati euro e penso a noi che facciamo il possibile perché li riguadagnino quanto prima.
Penso al nostro ecosistema, che non mi sognerei mai di definire “perfetto”. (Sì, penso anche all’importanza della comunicazione). Penso che non mi va di associare l’idea del coworking a un’azienda che può fallire.
Quasi quasi penso che la Cowo Economy sia meglio dei metri quadrati, e forse anche dei milioni di dollari (visto il risultato che producono).
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=8I0bdMKf-NM]
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